Adolescenza cambiamenti fisici: esercizio fisico e nutrizione

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Adolescenza cambiamenti fisici: esercizio fisico e nutrizione

Nel lungo periodo dell’adolescenza si vivono cambiamenti radicali non solo fisici, ma anche comportamentali e questi ultimi riguardano anche le abitudini alimentari e il rapporto col cibo.

L’adolescenza, secondo le indicazioni della SIMA (Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza) è il periodo di crescita compreso tra i 10 e i 21 anni, suddiviso in tre fasi (10-12, 13-15, 16-20) in ognuna delle quali i cambiamenti fisici, dal rapido accrescimento somatico con l’inizio dello sviluppo puberale, a quelli cognitivi, sono determinanti per uno sviluppo sano, sotto qualsiasi aspetto, dell’individuo adulto.

Naturali stimoli ormonali, un’alimentazione equilibrata e l’esercizio fisico sono elementi fondamentali per assicurare ai giovani una crescita armonica che sia la base per una salute energica e costante per tutta la vita.

Adolescenza cambiamenti fisici: nutrizione

In ognuna delle fasi adolescenziali, dai 10 ai 21 anni, sono molti i rischi legati ad un’alimentazione che troppo spesso risulta carente di vitamine e minerali, ma pericolosamente ipercalorica, ricca di zuccheri semplici e complessi, di grassi, di alcol.

I bambini e i ragazzi, che vivono spesso molte ore da soli in casa, sono incoraggiati alla sedentarietà e alla cattiva abitudine di nutrirsi di cibi confezionati gustosi, ma che possono rivelarsi dannosi per la salute.

Seguire la loro alimentazione significa quindi anche controllare che l’apporto di vitamine e minerali sia quello giusto per la loro età, scongiurando il rischio di carenze patologiche dovute anche alla tentazione, soprattutto per le ragazze, di seguire modelli di magrezza eccessiva.

Tra i micronutrienti indispensabili per la salute dell’essere umano, il calcio è necessario per raggiungere la maggior densità ossea possibile al fine di ridurre il rischio di osteoporosi in età adulta, soprattutto dopo la menopausa.
Il fabbisogno di calcio raccomandato è di 1200 mg/die.

Durante il picco di crescita dell’adolescenza, la ritenzione giornaliera media di calcio è di circa 200 mg nelle femmine e 300 mg nei maschi. Tuttavia, l’efficienza nell’assorbimento di calcio è soltanto del 30% circa, quindi è importante che la dieta fornisca un adeguato apporto di questo prezioso minerale.

Invece, spesso per esigenze di tempo e di moda, i giovani consumano pasti frettolosi e poveri di nutrienti, come quelli dei fast-food, e assumono bevande gassate. Tutto ciò causa una riduzione dell’introito di calcio e di vitamina D, soprattutto durante i mesi invernali nei quali riceviamo minor quantità di luce solare.

Quando non è possibile intervenire sulla dieta quotidiana modificandola o completandola con il cibo più adatto, è utile, ed è consigliato anche dai pediatri, ricorrere a integratori alimentari specifici per raggiungere i valori ottimali non solo di calcio e vitamina D, ma anche delle altre vitamine e minerali.

Per migliorare l’assorbimento del calcio ed aumentarne l’effetto, l’integratore dovrebbe essere somministrato in dosi separate: una dose di integrazione a colazione e un’altra prima di dormire, poiché il riassorbimento osseo diminuisce durante la notte.

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Cambiamenti fisici adolescenza

Adolescenza cambiamenti fisici: attività fisica

Nell’arco della vita, dall’infanzia alla vecchiaia, il movimento fisico è fondamentale per mantenere sano ed elastico il nostro corpo, per sentirci meno affaticati nelle attività quotidiane, per mantenere un aspetto migliore, più tonico e più salutare.

Nel periodo dell’adolescenza, l’allenamento regolare assume un’importanza maggiore, non soltanto dal punto di vista fisico per evitare l’obesità e ottenere un corpo più bello e scattante, più sano e robusto.

Anche dal punto di vista psicologico perché l’attività fisica migliora le funzioni cerebrali e quindi le prestazioni intellettive, favorisce la socialità e consente di trascorrere più ore all’aperto, beneficiando della luce del sole che permette al corpo di sintetizzare la vitamina D.

Purtroppo, pochi adolescenti si impegnano per raggiungere i livelli raccomandati di attività fisica, oppure non ne hanno la possibilità perché vivono in contesti urbani privi di spazi dedicati e strutture idonee. Per di più, i livelli di esercizio quotidiano tendono a diminuire notevolmente con il passare degli anni.

Sono state formulate delle raccomandazioni specifiche riguardo l’attività fisica in questa età affinché i genitori e gli educatori insegnino ai giovani l’importanza del movimento:

  • I bambini e i giovani di età compresa tra i 5 e i 17 anni devono fare almeno 60 minuti al giorno e fino a diverse ore di attività fisica, anche non continuativa, di intensità almeno moderata;
  • Le attività di alta intensità dovrebbero essere incorporate o aggiunte quando possibile, comprese le attività che rafforzano l’apparato muscolare e osseo;
  • Le attività aerobiche dovrebbero costituire la maggior parte dell’attività fisica. Attività di rinforzo muscolare e osseo dovrebbero essere praticate per almeno tre giorni a settimana.

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